Monete francesi

Monete in franchi ed euro della Francia

Le monete francesi hanno avuto un ruolo fondamentale nella numismatica europea a partire dal medioevo, quando la Riforma Monetaria di Carlomagno del 793 ha rappresentato la prima sostanziale innovazione rispetto al precedente Sistema Monetario Romano. A seguito della Rivoluzione Francese del 1789, poi, l’introduzione del sistema monetario decimale è stato lo standard al quale tutti i moderni sistemi moderni si sono allineati.

Monte romane

aureoI confini della Francia moderna coincidono in larga parte con quelli della Gallia, un territorio abitato dalla popolazione celtica dei Galli,. La Gallia venne conquistata da Giulio Cesare nel 58-51 a.C. con capitale Lugdunum (l'attuale Lione), adottando il linguaggio e la cultura dei Romani.

Il sistema monetario utilizzato dai romani a quel tempo era basato sull'"aureo" come moneta d'oro, il "denario" come moneta d'argento (che valeva 1/25 di aureo)) e l'"asse" come moneta di bronzo (con un valore di 1/10 di denari).

Denaro di Carlomagno

denaroA seguito del declino dell'Impero romano, nel IV secolo la Gallia fu invasa dalle frontiere orientali lungo il Reno da tribù germaniche quali i Galli, i Visigoti ed i Franchi. Nel 486 i Franchi sotto il comando di Clodoveo I cacciarono Siagrio, l'ultimo proconsole della Gallia conquistando gran parte dell’attuale territorio francese; alla morte di Clodoveo, però, i sui possedimenti furono divisi tra i suoi figli perdendo quell’unità territoriale che si ebbe di nuovo solo nell’843 con il trattato di Verdun e la divisione del precedente Impero di Carlomagno in una parte orientale affidata a Luigi il Germanico (approssimativamente corrispondente all’attuale Germania), una centrale affidata a Lotario I (comprendente l’Italia e l’Europa Centrale) ed una occidentale affidata a Carlo II (corrispondente all’attuale Francia).

Un’altra importante eredità di Carlomagno si ebbe anche dal punto di vista della numismatica, con l’adozione di un nuovo sistema monetario in sostituzione di quello romano basato sulla libra d'argento da 409 g, che aveva come frazioni il soldo da 1/20 di libra ed il denaro da 1/12 di soldo; mentre la libra ed il soldo erano unità di conto, il denaro rappresentava l’unica moneta effettivamente in circolazione.

Il franco a cavallo

franc a chevalI discendenti di Carlomagno governarono la Francia fino al 987, quando alla morte senza eredi di Luigi V, Ugo Capeto, duca di Francia e conte di Parigi, venne incoronato re di Francia con il supporto della nobiltà e del clero. Modificando le regole di successione con l’introduzione dei principi di primogenitura ed indivisibilità dei territori del regno nella successione al trono, la dinastia dei Capetingi governò stabilmente la Francia.

Durante il medioevo, alla libra utilizzata nel Regno di Francia (chiamata libra di Parigi) si affiancò nella contea indipendente degli Angiò la libra tornese, dal nome della cittadina di Tours: il rapporto era di 4 libre di Parigi = 5 libre tornesi. Entrambe erano divise in 20 soldi, ma il soldo di Parigi valeva 15 denari, mentre il soldo tornese valeva 12 denari. Dopo la conquista dell’Angiò da parte di Filippo II nel 1203, la libra tornese diventa la nuova moneta di conto con la riforma monetaria di Luigi IX nel 1262.

Nel 1328, Carlo IV morì senza eredi ed il re d'Inghilterra Edoardo III, che per parte di madre discendeva dalla casa reale francese, rivendicò il titolo di re di Francia scatenando la Guerra dei Cent’Anni. I primi decenni del conflitto furono disastrosi per la Francia, che fu ripetutamente sconfitta. Nel 1356, Giovanni il Buono (1350–1364) fu sconfitto a Poitiers e fatto prigioniero. Nel 1360, la Francia fu costretta ad accettare la pace di Brétigny, con la quale Edoardo III rinunciò alle proprie pretese sulla corona francese e liberò Giovanni II in cambio di un riscatto e di alcuni territori della Francia settentrionale, tra i quali Calais.

Per il pagamento agli inglesi del riscatto per il rilascio del re francese Giovanni II, il 5 dicembre 1360 fu introdotto il “franco a cavallo”, una moneta d'oro a 24 carati di 29 mm di diametro e 3,88 grammi di peso. Il nome della moneta si fa risalire all'iscrizione latina “IOHANNES DEI GRATIA - FRANCORV REX” (Giovanni, per la grazia di Dio, re dei Franchi) ed all’immagine sul dritto della moneta, che rappresentava appunto il re a cavallo.

Non avendo potuto pagare interamente il riscatto, però, Giovanni II si riconsegnò in seguito agli inglesi e morì in Inghilterra nel 1364. Gli successe Carlo V il Saggio (1364 – 1380) che riorganizzò l'esercito e, grazie anche all'appoggio di molti grandi feudatari, riuscì a riconquistare i territori perduti durante la prima fase della guerra. Nel 1385 il franco fu coniato con l'immagine del nuovo re Carlo V a piedi e la moneta fu chiamata “franco a piedi”.

Seguì una lunga tregua (1380–1415) durante la quale Francia ed Inghilterra dovettero affrontare delle gravi crisi interne. Nel 1415 gli inglesi ripresero la guerra e sconfisse i Francesi ad Azincourt, mentre i Borgognoni occupavano Parigi. Nell'ultima fase la guerra, fino a quel momento concepita come una lotta dinastica tra sovrani, si trasformò in una lotta per la liberazione della Francia dagli Inglesi invasori e dai feudatari francesi loro alleati. A tale trasformazione contribuì Giovanna d'Arco (1412–1431) una giovane donna che, nel 1429 si presentò a re Carlo VII (1422-1461) e lo convinse a reclutare fra il popolo un esercito disposto a battersi per la libertà della Francia. Alla guida di tale esercito Giovanna d'arco riconquistò Orleans e conseguì altre vittorie, ma nel 1431 fu fatta prigioniera dagli Inglesi che la condannarono al rogo come eretica.

Nel 1435, Carlo VII riconobbe l'autonomia della Borgogna, ponendo fine alle lotte tra Armagnacchi e Borgognoni. L'anno seguente riuscì a cacciare gli Inglesi da Parigi e nel 1450 riconquistò la Normandia. Nel 1453, tutto il territorio francese, tranne Calais (che restò agli Inglesi fino al 1558) era nuovamente nelle mani del re francese. Il successore di Carlo VII, Luigi XI sconfisse Carlo il Temerario, duca di Borgogna annettendone i territori e negli anni seguenti, grazie a successioni e a matrimoni, unì alla Francia anche la Provenza e la Bretagna.

Ancien Régime

Nel 1496, Filippo "il bello", erede dell’Arciduca d'Austria Massimiliano I d'Asburgo, sposò Giovanna di Castiglia, figlia dei cattolicissimi sovrani di Spagna Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia. L'unione del Regno di Spagna con i possedimenti austriaci degli Asburgo portò alla nascita dell'impero di Carlo V d’Asburgo (1500-1558). Il re francese Francesco I di Valois e suo figlio Enrico II lotteranno contro Carlo V con risultati alterni, ma le guerre civili generate dalla riforma protestante, la forza dell'oro spagnolo e la debolezza degli ultimi Valois (Francesco II, Carlo IX, Enrico III) porteranno ad un declino della Francia sullo scenario europeo.

Nel 1575, il re Enrico III fa coniare un franco d’argento da 14,18 grammi con un titolo di 833/1000, che vale 20 soldi e quattro denari, un valore leggermente superiore alla libra tornese. Contemporaneamente vengono emesse delle frazioni del franco, come il mezzo franco ed il quarto di franco. Crea anche uno scudo di oro dal valore di 3 libra tornesi come unità monetaria di conto. 

Solo con Enrico IV di Borbone (1589-1610), Luigi XIII (1610-1643) ed il suo primo ministro Richelieu lo strapotere spagnolo fu rimesso in discussione a vantaggio della Francia, fino allo splendore della del regno di Luigi XV (1643 e 1715), il Re Sole.

Il 23 dicembre 1641 con Luigi XIII la coniatura del franco come moneta venne sospesa, in favore del luigi d’oro e dello scudo d’argento (che valeva 1/12 di luigi), ma l’uso del termine franco continuò come sinonimo della Libra Tournois, che rimase moneta di conto fino alla riforma monetaria del 1789 che ne decretò la fine e la sua sostituzione con il franco.

Rivoluzione francese (1789)

Come conseguenza della Rivoluzione del 1789, la monarchia assoluta fu abolita, sostituita da una monarchia parlamentare che fu proclamata nel settembre del 1791, ma che fu definitivamente rovesciata il 10 agosto 1792, quando Luigi XVI fu deposto e fu proclamata la Prima Repubblica.

Prima Repubblica (1792-1795)

La Prima Repubblica Francese fu proclamata il 21 settembre 1792 dalla Costituzione dell'Anno I, ma non venne mai realizzata, dato che il potere fu in realtà detenuto da un governo rivoluzionario. Dal1793 Robespierre istituì il Regno di Terrore, che durò fino alla sua esecuzione nel 1794.

Direttorio (1795-1799)

DirectoireIl direttorio è l'organo posto al vertice delle istituzioni francesi nell'ultima parte della Rivoluzione francese, ossia nel periodo cosiddetto del termidoro, che pose fine al terrore dell’anno II. Il Direttorio era composto da 5 membri chiamati direttori con poteri simili a quelli che possono avere gli odierni ministri; la separazione di poteri aveva l'obiettivo di evitare la concentrazione del potere in un'unica persona, come avvenuto con Robespierre. La costituzione del 5 fruttidoro dell’anno III, emanata nel settembre del 1795, adottò, quindi, una netta separazione dei poteri. Il Governo fu affidato ai cinque membri del direttorio, con altri sei ministri che dipendevano da questi. Il direttorio era nominato dal Consiglio degli Anziani (uno dei due organi legislativi) da una lista di dieci candidati scelti dal Consiglio dei Cinquecento, l’altra assemblea legislativa. La costituzione prevedeva che il direttorio, privo del comando delle forze armate e di iniziativa legislativa, fosse rinnovabile ogni anno per un quinto. Il sistema del direttorio, però, in pochi anni si dimostrò fallimentare. Le molte precauzioni, infatti, portarono ad un governo debole ed estremamente instabile che spianò la strada all’ascesa al potere di Napoleone.

Nonostante riuscì nel risanamento delle finanze del Paese. Il 18 germinale dell’anno III (8 aprile 1795) il franco fu riadottato come moneta nazionale dalla Convenzione Rivoluzionaria francese, nell’ambito, però, di un sistema monetario decimale, con il franco diviso in 100 centesimi. La nuova moneta, chiamata “franco germinale” il valore della nuova moneta veniva posto pari a quello di 4.5 g di argento fino.

Consolato (1799-1804)

Dato il malcontento generato dalle difficoltà di governo del Direttorio, Napoleone sfruttò la popolarità dei suoi successi militari nella Campagna d'Italia per aprirsi, senza eccessivi ostacoli, la strada verso il potere. Con il colpo di Stato del 18 brumaio dell'anno VII (9 novembre 1799), infatti, Napoleone pose fine all'esperienza del Direttorio, sostituito da un consolato di tre membri: Napoleone Bonaparte, Emmanuel Giuseppe Sieyès e Roger Ducos. Sieyès e Ducos furono subito sostituiti da Jean Jacques Régis de Cambacérès e da C. F. Lebrun.

Fu tuttavia grazie al Bonaparte che il governo direttoriale venne esportato al di fuori dei confini francesi nelle altre Repubbliche satelliti, quale ad esempio la Repubblica Elvetica, lo Stato satellite creato da Napoleone nel 1798 dopo avere invaso la Svizzera, la cui costituzione previde che il governo fosse assicurato, come in Francia, da un direttorio di cinque membri affiancati da ministri che ne eseguivano le direttive.

Il Consolato divenne poco più di un pretesto per il governo autocratico di Bonaparte, che fu proclamato primo console la vita nel 1802.

La Banca di Francia fu creata nel gennaio 1800 come banca privata col sostegno del governo che assicura alle finanze dello stato degli anticipi in attesa del rientro dalle tasse. Con la riforma monetaria del 1803, ottiene il monopolio di emissione delle banconote ed il valore del franco germinale è fissato sulla base della riserva di oro detenuta dalla Banca di Francia. 

La legge del 17 germinale anno XI (7 aprile 1803) permise l’emissione di una moneta da 20 franchi d’oro (derivata dal Marengo italiano), dando l’avvio ad un sistema monetario basato sul bimetallismo tra oro ed argento, con monete nei due metalli emesse sulla base di un rapporto del 1:15.1 tra il valore dei metalli stessi e quindi tra il peso delle monete a parità di valore; questo, chiaramente consentiva di continuare ad emettere monete di peso contenuto usando l’oro invece dell’argento al crescere del valore della moneta coniata.

Primo impero Francese (1804-1814)

Napoleon EmpereurIl Primo Impero fu il regime instaurato in Francia da Napoleone Bonaparte, soppiantando il Consolato. La nascita dell'Impero avviene il 18 maggio 1804 con la proclamazione di Napoleone Bonaparte Imperatore dei Francesi da parte del Senato. Il passaggio dal Consolato al Primo Impero venne poi legittimato dal plebiscito del 6 novembre 1804, con Napoleone Bonaparte consacrato imperatore a Nostre Dame di Parigi il 2 dicembre 1804 dal papa Pio VII con il nome di Napoleone I.

Sotto il Primo Impero, le armate di Napoleone si impegnarono in diverse guerre attraverso l'Europa, conquistarono molte nazioni e fondarono nuovi regni guidati dai familiari di Napoleone, scontrandosi poi contro le potenze europee del Regno Unito, Prussia, Austria e Russia. Una delle conseguenze fu l’introduzione di monete simili al franco in molti paesi europei, segnando il passaggio dai sistemi monetari medioevali ai moderni sistemi decimali.

Il Primo Impero terminò il 6 aprile 1814, con l'abdicazione di Napoleone e la partenza per l'isola di Elba. Il Primo trattato di Parigi del 30 maggio 1814 sarà seguito dalla prima Restaurazione, interrotta dall'episodio dei Cento-giorni.

Cento Giorni (20 Marzo - 22 Giugno 1815)

"Cento giorni" è il nome dato al periodo che segue il ritorno dall'isola d'Elba del deposto imperatore francese Napoleone I. I Cento giorni sono contati dal 20 Marzo, 1815, quando Napoleone arrivò a Parigi, al 28 giugno 1815 quando Luigi XVIII venne ripristinato per la seconda volta come re di Francia, a seguito della sconfitta di Napoleone a Waterloo.

Il Secondo trattato di Parigi del 20 novembre 1815 segnò l'inizio della seconda Restaurazione.

Luigi XVIII (1815-1824)

Louis XVIIIIl Congresso di Vienna (1814-15) ripristinò i confini del 1790, riconoscendo Luigi XVIII, fratello di Re Luigi XVI, come sovrano legittimo di Francia. Noto come il Conte di Provenza, fuggì nel 1791 a Coblenza a seguito della Rivoluzione Francese e passò il suo esilio sul Continente ed in Inghilterra cercando di organizzare l'intervento straniero contro i rivoluzionari. Fu riconosciuto come re dagli espatriati dopo la morte di Luigi XVII nel 1795. Costretto ancora una volta a fuggire dalle notizie del ritorno di Napoleone, tornò con il supporto della Santa Alleanza nel 1815, dopo che la sconfitta di Waterloo pose fine al governo di Napoleone dei Cento Giorni.

I suoi primi ministri Armand Emmanuel, duca di Richelieu, e Élie Decazeserano, erano inizialmente moderati, ma gli ultrarealisti guidati dal Conte d'Artois (più tardi Carlo X), fratello di Luigi, ebbero il sopravvento nel 1820 dopo l'assassinio di Carlo Ferdinando duca de Berry, figlio del conte. Le leggi elettorali furono riviste per aumentare l'influenza delle classi più benestanti e le libertà civili furono limitate. Questa tendenza reazionaria fu intensificata durante il regno del suo successore, Carlo X (1824-30).

Carlo X (1824-1830)

Charles XFratello di Re Luigi XVI e di Re Luigi XVIII, capeggiò come Conte d'Artois la fazione dei reazionari nella corte di Luigi XVI. Lasciò la Francia nel luglio 1789, allo scoppio della Rivoluzione Francese. Fu in Inghilterra fino alla restaurazione del 1814. Durante il regno di Luigi XVIII capeggiò l'opposizione degli ultrarealisti, che trionfò dopo l'assassinio nel 1820 del figlio di Carlo, il duca di Berry.

L'evento provocò la caduta del ministro Élie Decazes e l'avvento del Conte de Villèle, che continuò come primo ministro dopo l'incoronazione di Carlo. Il successore di Villèle, il visconte de Martignac, tentò vanamente di guidare un governo moderato, ma nel 1829 Carlo nominò un reazionario intransigente, Jules de Polignac, come primo ministro. Nel tentativo di distrarre l'attenzione dell’opinione pubblica dagli affari interni, Polignac iniziò l'avventura francese in Algeria, ma lo scioglimento della camera dei deputati del marzo 1830 e le sue ordinanze di luglio, che stabilivano un rigido controllo della stampa e riduceva il suffragio elettorale, causò la Rivoluzione di luglio del 1830. Carlo abdicò in favore di suo nipote, il conte de Chambord, per riparare in l'Inghilterra. Il duca d'Orléans che Carlo aveva nominato reggente generale di Francia, fu proclamato “re dei francesi” con il nome di Luigi Filippo.

Luigi Filippo I (1830-1848)

Louis Philippe INoto prima della sua salita al trono come Luigi Filippo duca d'Orleans, si unì all'esercito durante la Rivoluzione francese, che successivamente abbandonato nel 1793. Nonostante fosse in esilio da 20 anni, non collaborò coi nemici della Francia. Riconciliato con i Borboni, tornò in Francia dopo la restaurazione. Prese parte all'opposizione liberale al re Luigi XVIII e Carlo X, sostenuto dalla borghesia e dalla stampa liberale.

Durante la Rivoluzione di luglio del 1830, Luigi Filippo fu nominato reggente generale e, con l'appoggio del Marchese de Lafayette, fu eletto “Re dei Francesi”. Il suo regno, noto come la Monarchia di luglio, segnò il trionfo della ricca borghesia ed il ritorno di molti ufficiali napoleonici. Nonostante che nel 1830 ci fu una riforma in senso liberale della costituzione del 1814, il nuovo governo fu poco incisivo nei confronti delle esigenze economiche e politiche delle classi più deboli.

In politica estera, Luigi Filippo promosse l’alleanza con l'Inghilterra e nel 1831, con il sostegno dell'Inghilterra, appoggiò l'indipendenza belga. Entrò nel 1834 nella Quadrupla Alleanza e favorì l'espansione coloniale con la conquista dell'Algeria. Il riavvicinamento franco-britannico, però, terminò nel 1846 con il riavvicinamento con la Spagna a seguito del matrimonio di suo figlio con Luisa Fernanda.

In Francia, Luigi Filippo fu inizialmente benvoluto e chiamato il “re di cittadino” per il suo aspetto esteriore, ma divenne progressivamente sempre più autoritario ed impopolare. A destra fu osteggiato dai legittimisti, che sostenevano i Borboni, e dai Bonapartisti. A sinistra furono organizzate numerose società segrete rivoluzionarie e l'opposizione al governo nel 1847-48 intraprese una campagna per una nuova riforma elettorale. La campagna condusse alla Rivoluzione del febbraio 1848. Luigi Filippo abdicò in favore di suo nipote, ma la successione non ebbe luogo a causa della costituzione della Seconda Repubblica. Il re fuggì ad Inghilterra, dove morì.

Seconda Repubblica (1848-1852)

II RepubliqueNel dicembre 1848, Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone I, fu eletto presidente della Seconda Repubblica. Il governo provvisorio del 1848 (24 febbraio 1848 - 6 maggio, 1848) fu un governo repubblicano finalizzato a reggere lo stato francese dopo la rivoluzione del 1848, fino all'elezione di una nuova Assemblea nazionale per un nuovo governo.

Il governo decise di fare scrive la nuova costituzione da un'assemblea costituente, come nel 1789 e nel 1792. Questa assemblea fu eletta da 7.800.000 francesi il 23 aprile. La costituzione della seconda Repubblica fu promulgata dal presidente dell'assemblea il 4 novembre 1848. Il 10 dicembre Luigi-Napoleone Bonaparte fu eletto presidente di Repubblica, con il 74% dei suffragi.

Secondo Impero Francese (1852-1870)

Napoleon IIILa Seconda Repubblica finì quando il nipote del primo Imperatore, Luigi Napoleone Bonaparte, venne eletto Presidente e proclamò un Secondo Impero tramite il colpo di stato avvenuto del 2 dicembre 1851, ratificato tramite un referendum che risultò in un plebiscito a suo favore: una grande maggioranza di francesi accettò di seguire il presidente recentemente eletto, proclamatosi imperatore con il nome di Napoleone III il 14 gennaio 1852.

La costituzione fu modificata assegnando il potere esecutivo ad un presidente eletto per dieci anni, titolare del potere legislativo, riducendo così fortemente i margini di azione del corpo legislativo e mettendo le basi per un regime autoritario, formalizzato alla fine dell’anno con la dichiarazione del senato del 7 novembre 1852 che ristabilì "la dignità imperiale" a favore di Napoleone III.

Per quanto riguarda la politica monetaria, Napoleone III fu tra i promotori dell’Unione Monetaria Latina, costituita il 23 dicembre 1865 per stabilizzare i cambi tra i paesi dell'area del franco, quali la Francia, il Belgio, l'Italia e la Svizzera, con la Grecia che aderì nel 1868 definendo un’uniformità monetaria in termine di peso, titolo di metallo e valore delle monete in circolazione. Le monete base di quest'unione (1 franco, 1 lira e 1 dracma) avevano, infatti, un valore corrispondente a quello di 4.50g argento o 0.29g di oro fino, con un rapporto tra il peso del metallo prezioso nelle monete di pari valore in argento o in oro uguale a 1:15,5. A seguito però delle difficoltà intrinseche del bimetallismo nel mantenere un rapporto fisso tra il valore dell’oro e dell’argento al variare del valore di mercato dei due metalli, nel 1870 quasi tutti i sistemi monetari si convertirono al Gold standard, anche se l’unione proseguì formalmente fino al suo scioglimento il 31 dicembre 1926.

In politica interna Napoleone III seguì l’impostazione autoritaria di suo zio ed in politica estera perseguì una politica di espansione con guerre in Russia, Italia ed il Messico, ma l'impero finì disastrosamente con la Guerra franco-prussiana del 1870-1871, conclusasi con la disfatta di Sedan ed a seguito della quale l’Alsazia e la Lorena passarono alla Germania, che li tenne fino al 1918.

Governo di Difesa Nazionale (1870-1871)

Gouvernement de Defense NationaleDurante la Guerra Franco-Prussiana a Parigi aveva sede un'Assemblea Nazionale con poteri molto limitati. Dopo la cattura di Napoleone III da parte dell'esercito prussiano nella battaglia di Sedan, la Francia si ritrovò senza governo ed i membri dell'Assemblea Nazionale corsero all'Albergo de la Ville per istaurare un nuovo. Il 4 settembre Léon Gambetta dichiarò pubblicamente la creazione del Governo di Difesa Nazionale ed immediatamente il governo prese il controllo della Francia, al fine di continuare la guerra contro la Prussia.

Dato che la maggior parte dell'esercito era stato catturato a Sèdan, per difendere Parigi dall'arrivò dei Prussiani il Governo di Difesa Nazionale richiamò in Francia tutte le forze armate all’estero, comprese le truppe in servizio a Roma, Algeria e nell'impero coloniale francese. Sotto la presidenza del Generale Trochu, l'Assemblea Nazionale lasciò poi Parigi per trasferirsi a Bordeaux. Il 20 settembre Parigi fu circondata dai prussiani d il 7 Ottobre anche Léon Gambetta lasciò Parigi con un pallone aerostatico per la città di Tours, da dove lui ed il deputato Charles de Freycinet diressero la guerra nella Francia non occupata.

Il governo tentò di rompere due volte l'assedio, la prima volta a fine novembre del 1870 ed una seconda il 18 gennaio 1871, entrambe risoltesi in un fallimento. Il Governo depose il Generale Trochu da Governatore di Parigi il 22 gennaio (pur rimanendo Presidente della Repubblica) e lo sostituì col Generale Vinoy, anche se il vero controllo della situazione era tenuto da Jules Favre. Il 23 gennaio una rivolta a Parigi fu repressa con la forza dal Governo di Difesa Nazionale, rendendo ulteriormente furibonda la popolazione. Il 28 gennaio 1871 Parigi si arrese, con Favre che firmò una Convenzione tra il Governo di Difesa Nazionale e Bismarck sull'Armistizio e la Capitolazione della città.

La negoziazione prevedeva elezioni per creare un nuovo governo francese e l'8 febbraio i cittadini francesi (eccetto quelli nei territori occupati dai prussiani) votarono per un nuovo governo. Nella consultazione furono eletti un elevato numero di deputati conservatori e borghesi, con l'Assemblea Nazionale che il 13 febbraio elesse Adolphe Thiers come capo del governo che. Le leggi emanate dal nuovo governo irritarono profondamente i parigini, con la conseguenza di a numerose rivolte in diverse città francesi e la creazione della Comune di Parigi.

Terza Repubblica (1870-1940)

III RepubliqueDopo la sanguinosa soppressione della Comune di Parigi nel 1871 da parte del governo provvisorio di destra di Adolphe Thiers, nel 1873 fu eletto come presidente il maresciallo MacMahon, un simpatizzante realista.

In politica interna, nel 1875 fu adottata una nuova costituzione repubblicana, ma l'instabilità politica causò la nascita di una serie di governi in rapida successione. In politica estera, gli anni antecedenti al 1914 furono segnati dall'espansione coloniale in Africa (Marocco, Tunisia, Africa Occidentale, Madagascar) ed in Indocina, portando a contrasti con la Gran Bretagna e la Germania. Alla fine, però, Francia, Inghilterra e Russia si allearono nella Triplice Intesa per controbilanciare la Triplice Alleanza tra Germania, Austria e Italia.

Nella Prima Guerra Mondiale, Francia sostenne l'urto dei combattimenti terresti ad ovest. Con il Trattato di Versailles nella Conferenza di Pace di Parigi, la Francia ottenne il riconoscimento di pesanti danni di guerra dai tedesche ed il diritto di occupare il versante sinistro del Reno per 15 anni. Quando pagamenti dei danni vennero disattesi, Raymond Poincaré decise di occupare la Ruhr (1923-25).

Il franco fu relativamente stabile durante la Prima Guerra Mondiale, ma le spese militari e la successiva ricostruzione minarono pesantemente il suo potere d’acquisto, generando una forte inflazione. Il 31 dicembre 1926 l’Unione Monetaria Latina fu definitivamente sciolta e dal 1928 al 1936 si ebbe un ritorno al Gold Standard con l’introduzione il 25 giugno 1928 del franco Poincaré definito pari a 65,5 milligrammi d'oro al titolo di 900/1000: confrontato con il franco germinale, la svalutazione fu di circa l’80%.

Stato Francese (1940-1944)

FrancisqueLa Terza Repubblica si concluse il 10 luglio 1940 dopo l’invasione della Francia da parte dei tedeschi nella Seconda Guerra mondiale e la costituzione del Regime di Vichy nella Francia non occupata da parte del Maresciallo Pétain, governo poi durato fino alla liberazione nell'agosto 1944 e la cui designazione ufficiale era quella di "État français".

Durante l'occupazione della Francia, il franco era una moneta satellite del marco tedesco. Le legende sulle monete furono cambiate, con le parole " lavoro, famiglia e patria" al posto del motto repubblicano "Libertà, Uguaglianza e Fratellanza". Durante la liberazione della Francia, le truppe americane misero in circolazione monete da 2 franchi francesi coniate a Filadelfia, per reintrodurre la circolazione del franco. 

Francia Libera (1940-1944)

France libre"Francia libera" è il nome dato all'organizzazione di resistenza fondata a Londra dal generale Charles de Gaulle in seguito al suo appello del 18 giugno 1940. Le forze armate organizzate dalla Francia libera furono chiamate Forze Francesi Libere (FFL).

L'invasione Alleata dell'Africa settentrionale del novembre 1942 portò nel 1943 all'instaurazione di un Governo Provvisorio Francese Libero ad Algeri. Il governo di De Gaulle s'insediò a Parigi dopo che la città fu liberata nell'agosto 1944. Alla fine del 1944, infatti, gli Alleati, con l'eroico aiuto della resistenza francese, espulsero i tedeschi dalla Francia e De Gaulle divenne presidente provvisorio.

Governo provvisorio (1944-1946)

Gouvernement ProvisoireIl Governo Provvisorio della Repubblica francese governò in Francia dal 1944 al 1946 dopo la liberazione di Parigi e la dissoluzione del regime di Vichy. Il governo fu affidato al generale Charles de Gaulle e agli altri membri della Resistenza francese.

Quarta Repubblica (1946-1959)

La Quarta Repubblica fu proclamata ufficialmente nel 1946; la nuova costituzione riorganizzò l'impero come Unione Francese, ma per il resto era abbastanza simile a quella della terza Repubblica ed a causa dell'instabilità politica, riapparve il problema delle coalizioni di breve durata.

IV RepubliqueLe principali banche ed industrie furono nazionalizzate e l'aiuto americano del Piano di Marshall servì per ricostruisce la dissestata economia francese. Per irrobustire ulteriormente l'economia e favorire l'integrazione politica dell'Europa, la Francia partecipò alla creazione delle istituzioni che poi portarono all'Unione europea, come la Comunità Economica Europea.

Le forze armate francesi aderirono alla NATO. Migliaia di soldati vennero inviati in Indocina nel tentativo di sconfiggere il movimento nazionalista-comunista vietnamita condotto dal Ho Chi Minh. Lo sforzo fallì con la sconfitta francese di Dienbienphu nel maggio del 1954. Pierre Mendès-France venne al potere, dichiarando la finire del coinvolgimento francese. La ritirata francese dall'Indocina avvenne a valle dell'accordo alla Conferenza di Ginevra. Successivamente, anche Marocco e Tunisia ottennero l'indipendenza. Ma la guerra per l'indipendenza in Algeria determinò la fine della quarta Repubblica. Quando nel 1958 un colpo di stato militare di destra francese in Algeria minacciò di estendersi alla Francia metropolitana, de Gaulle venne richiamato al potere.

Quinta Repubblica (1958)

V RepubliqueDe Gaulle fondò la quinta Repubblica nel dicembre del 1958 e divenne il suo primo presidente. L'Unione Francese fu trasformata nella Comunità Francese e la gran parte dei possedimenti francesi in Africa divennero indipendenti entro il 1960.

La quinta Repubblica non ha conosciuto le instabilità dei regimi parlamentari precedenti e De Gaulle puntò a ripristinare il prestigio della Francia nel mondo. La Francia divenne una potenza nucleare nel 1960.

Nel 1960 vi fu una sensibile svalutazione del franco, con 100 vecchi franchi pari ad 1 nuovo franco.

Unione Europea

EuroNegli ultimi anni del XX secolo, il legame tra Francia e Germania è stato essenziale per promuovere l'integrazione economica dell'Europa, conclusasi con l'introduzione dell'Euro nel gennaio 1999. La Francia continua ad essere tra gli stati che cercano di sfruttare l'unione monetaria come primo passo per arrivare alla creazione di un apparato politico europeo, oltre ad un sistema di difesa comune più rispondente alle attuali esigenze. Inoltre, la Francia alle Nazioni Unite è tra i cinque paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza.

 

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